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04 Dic 2025

Bimbo di 3 anni morto in casa a Brunico, fu un incidente

Il giudice per le indagini preliminari del tribunale di Bolzano ha accolto la richiesta della Procura e archiviato il fascicolo d’indagine per la morte di un bambino di 3 anni deceduto il 26 dicembre dello scorso anno all’ospedale di Bolzano. Per l’accaduto, la madre era stata indagata per omicidio aggravato e le era stata tolta, per quattro mesi, la custodia del fratello gemello, affidato ai servizi sociali, mentre il più piccolo, di pochi mesi, era stato affidato ai familiari. La versione della donna, unica testimone dell’accaduto, è stata quindi ritenuta credibile: agli inquirenti aveva raccontato che, la sera del 23 dicembre, mentre era a casa a Brunico da sola con i figli, il bambino era corso in camera, e che da lì aveva sentito il rumore di un tonfo. Si era precipitata a vedere cosa fosse successo, e aveva trovato il bambino a terra che non respirava. Aveva iniziato a praticargli il massaggio cardiaco e, nel mentre, chiamato il marito, che a sua volta aveva allertato il 112. Il bimbo era morto in ospedale tre giorni dopo. Erano stati i medici i primi a sospettare che alcune delle lesioni sul corpicino non fossero compatibili con una caduta, e a ipotizzare che il piccolo fosse vittima di maltrattamenti in famiglia. Di questo avevano informato i carabinieri ed erano scattate le indagini, con le intercettazioni telefoniche e ambientali disposte già il giorno dopo l’incidente. Ma che sia le lesioni che il decesso fossero frutto di incidenti, dei quali i genitori avevano informato gli inquirenti, lo confermò l’autopsia: la causa del decesso venne ricondotta a un trauma cranico grave, conseguente a una “dinamica d’impatto” ad “alta energia della regione frontale del cranio contro una superficie rigida, seguita da una caduta all’indietro con impatto della regione occipitale al suolo”, venne confermato dall’autopsia. (ANSA)